CINEMA E SPORT A POTENZA

 

“Il cibo, le scale, il teatro Francesco Stabile, i vicoli del centro storico. Potenza diventa set cinematografico a cielo aperto grazie alla carovana dei giovani film-maker provenienti da tutto il mondo di “Cinemadamare”, il più grande raduno di giovani registi del mondo e campus di cinema itinerante internazionale la cui tappa lucana è sostenuta dalla Regione Basilicata e dal programma Sensi contemporanei dell’Agenzia per la coesione territoriale”, riferisce Anna Martino sul quotidiano Repubblica dell’11 luglio scorso. I giovani registi emergenti sono arrivati nel capoluogo della Basilicata l’8 luglio e si sono trattenuti fino al giorno 13 per realizzare per la competizione della serata conclusiva.

Samuel Oluoko è uno dei dirigenti della Nairobi Film Commission, Kenia, Africa. È nel capoluogo lucano per la seconda volta: “Torno a Potenza – dice –  per il secondo anno consecutivo grazie a CinemadaMare: ho lavorato tutto l’anno per scrivere un film che girerò al centro della città e che mette in connessione la cultura del mio paese africano con il sud Italia”. Mona Rami, invece, arriva dal Libano. Di Potenza dice: “Mi ha colpito la disponibilità della gente, ma anche il buon cibo. E poi le scale per raggiungere il centro cittadino. Sono davvero tante, e, secondo me, anche un’ottima location per girarci un film”.

L’italiana Flaminia Trapani annuncia di voler girare a Potenza addirittura un horror, suggestionata dal dedalo di stradine che disegnano il centro della città: “L’anno scorso ho girato un film nel bellissimo teatro Stabile di Potenza. È  stata una esperienza fantastica. Ricordo l’aiuto che abbiamo ricevuto dalle persone del posto per realizzare il nostro lavoro. Quest’anno a Potenza mi sono prefissata di portare a termine un progetto horror; sarebbe il mio primo film di questo genere. Vorrei girarlo a Potenza per via delle sue stradine suggestive del centro storico”. Sono solo alcune delle voci di ‘CinemadaMare’ che si uniscono al gruppo di film-maker lucani che si è costituito in “CinemadaMare Basilicata” e che opera ormai tutto l’anno sul territorio della regione.

Nelle cinque serate fino al 13 luglio, oltre alle attività di film-making dei giovani cineasti (80 provenienti da oltre 40 Paesi) e alle lezioni di cinema, si sono tenute proiezioni gratuite nel ridotto del Teatro Stabile. Una sezione in particolare, infine, è stata dedicata quest’anno alle scuole grazie al concorso ‘Cinemadamare Scuole’, che riunisce le produzioni filmiche (cortometraggi e documentari) realizzate dagli istituti scolastici di Basilicata. Quest’anno il concorso ha avuto il patrocinio del Miur, che, per il tramite dell’Ufficio scolastico regionale, ha diffuso l’avviso tra le scuole lucane. Il concorso è stato promosso in collaborazione con la Società Dante Alighieri.

 “L’iniziativa nasce dall’idea di offrire una ribalta di rilievo alle produzioni delle scuole – ha detto  Franco Rina, direttore di Cinemadamare – che spesso si riducono a essere viste e valutate solo al loro interno, di solito con una proiezione di fine anno”.

La serata della premiazione della edizione ‘POTENZA Cinemadimare 2018’ ha dato i seguenti risultati:

Miglior film “Colpo di fulmine” di Victor Ivanov (Bulgaria)

Miglior fotografia: Angelo Silvestrini (Italia) con il film “albero felici amici”

Miglior attore: Bobby Murphy (USA)

Migliore attrice: Nyawara Ndambia (Kenya) con il film “Colpo di fulmine”.

E mentre la città e, particolarmente, il suo centro si stanno rianimando in queste sere d’estate con diverse manifestazioni e richiami, da Palazzo di Città di Piazza Matteotti (o Sedile), sede storica del Comune di Potenza, arriva la notizia di una clamorosa iniziativa. Il Comune di Potenza presenterà la sua candidatura a Città europea dello Sport 2021. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi nella Sala dell’Arco del Municipio in una conferenza stampa. All’incontro con i giornalisti ha partecipato anche Carlo Rutigliano, presidente dell’associazione «Esse», che ha lanciato la proposta e che ha presentato il logo della candidatura insieme al sindaco, Dario De Luca, all’assessore comunale allo sport, Valeria Errico, e alla presidente della Quarta commissione consiliare, Bianca Andretta. A breve sarà formato un Comitato che entro il mese di marzo 2019, dovrà presentare un dossier, «nel quale – ha evidenziato Errico – inseriremo anche eventi di livello internazionale da programmare per il 2021». Per il raggiungimento dell’ambizioso traguardo, il Dossier è fondamentale. A tale riguardo l’Assessore allo Sport, Valeria D’Errico, ha detto che “dovrà essere presentato un dossier nel quale sarà raccontata la storia, la tradizione, il futuro della nostra città. Non sarà un freddo elenco delle strutture esistenti, ma il racconto di una visione dello sport cittadino da oggi al 2021, una grande opportunità. Il dossier dovrà essere il frutto del contributo di tutta la comunità sportiva, perché dovrà rispondere alle esigenze di chi il 2021 lo vivrà da protagonista, attraverso l’organizzazione di eventi di portata nazionale, calendarizzati nel corso dell’intero anno. A breve sarà costituito un comitato che comprenda i rappresentanti di tutte le realtà sportive, che, insieme all’Amministrazione comunale, costruiranno il percorso per arrivare al 2021 e vincere questa sfida”. Il progetto, al di là del risultato positivo che tutti auspichiamo, comporterà risvolti importanti per quanto attiene agli aspetti economici, socio-culturali, di promozione turistica, della valorizzazione del territorio e, più complessivamente, dell’unità della nostra comunità.

Aggiungiamo da parte nostra, come ‘Potentia Review’, solo una breve considerazione. Un criterio per presentare la propria candidatura può essere quello di avere un buon numero di impianti sportivi ma non solo. Avere una storia sportiva, avere avuto dei campioni dello sport nati in una certa città candidata, avere dei progetti di trasformazione attraverso lo sport, tentare di introdurre sport nuovi e poco praticati in Italia o nel Mezzogiorno d’Italia, avere un pubblico sportivo appassionato e così via. Ebbene, se questi sono criteri validi che legittimano una candidatura a Città Europea dello Sport, qualche critico che già comincia a parlare a vanvera potrebbe dirci cosa ha di speciale, per esempio, una città come Aosta dal punto di vista sportivo?

Di impianti sportivi, Aosta più di Potenza ha solo un Palaghiaccio, ma forse ha anche di meno. Per il resto, non ci sembra abbia niente di più o di meglio. Potenza ha senz’altro un problema non tanto nel numero di impianti, ma di riqualificazione degli stessi. Cose che in un anno si possono fare. Né risulta che Aosta abbia avuto campioni mondiali come il nostro Rocco Mazzola, campione di boxe o come Donato Sabia nella atletica. Alpinisti e sciatori sì, ma null’altro. Né ci risulta che abbia una squadra di calcio, nemmeno in serie D o un pubblico appassionato o una tradizione sportiva nel calcio o che sia stata protagonista di momenti importanti come il Potenza- miracolo della metà degli anni ’60 quando una città di 45.000 abitanti non sfiorava di certo la A. Le piccole città in A sono venute dopo con l’Ascoli, l’Avellino ed ora il Frosinone. Eppure Aosta è stata nominata Città Europea dello Sport per il 2017. Lo stesso discorso si potrebbe replicare per Foligno. Anche Foligno è stata nominata Città Europea dello Sport. Quindi, bando alle ciance ed alle chiacchiere inutili; tutte le componenti, non solo sportive, di Potenza si diano da fare.

 

 

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