POTENZA PROMOSSA DAI TURISTI A LARGA MAGGIORANZA

Il 30 settembre del 2016 la nostra collaboratrice Katia Lacerra tracciò un primo bilancio sul gradimento turistico ed estetico di Potenza, raccogliendo giudizi sul campo, cioè di turisti che hanno soggiornato in città. A distanza di nove mesi torniamo sull’argomento con un aggiornamento della situazione turistica a Potenza, raccogliendo altri pareri nonché giudizi di questi ultimi mesi. Agli inizi del 2017 e dopo il Capodanno RAI di Potenza, l’APT ha rilasciato finalmente dati più chiari sul turismo in Basilicata censendo le presenze turistiche, comune per comune. Ne è venuto fuori un quadro per molti aspetti nuovo della situazione turistica a livello regionale. Un quadro dove Potenza si colloca come il comune della Basilicata n. 8 per numero di presenze turistiche (e non erano compresi i dati del Capodanno RAI) con 63.464 p.t. ed al  secondo posto, dopo Matera, per numero di presenze turistiche non legate al turismo stagionale marino. Nonostante ciò, questo dato sembra a molti irreale ed a molti di noi, anche a quelli che seguono più da vicino questa materia, di tanto in tanto viene un dubbio; ma ci sono davvero i turisti a Potenza? Dopo aver letto in questi ultimi giorni centinaia di recensioni (però, quelle riguardanti B&B ed alberghi in questo articolo non sono state considerate) abbiamo la risposta. La risposta è; sì, ci sono davvero, anche se non si vedono in giro o si vedono poco. Sembra che i turisti appena arrivano a Potenza assumano immediatamente alcune caratteristiche della città; diventano silenziosi, discreti, riservati. Si muovono a piccolissimi gruppetti o da soli, senza farsi riconoscere come turisti. La prova di questa particolarità turistica la abbiamo non solo con i dati dell’APT, ma scorrendo sui principali portali turistici e di booking alberghiero i loro giudizi su Potenza. Da questi ultimi riusciamo anche a capire come si muovono in città e come la visitano. Partiamo dal più noto portale turistico mondiale; Tripadvisor. Dal report ‘Turismo a Potenza 2017’ di quello che ormai è il più noto brand turistico al mondo (Tripadvisor è quotata finanche al mercato borsistico di New York) si evincono cose molto interessanti, che meriterebbero da parte degli operatori alberghieri e turistici cittadini un attento esame. Per esempio, cosa visitano maggiormente i discretissimi visitatori in questa discretissima e riservatissima città? Sicuramente meno, anche molto meno di ciò che la città offre e potrebbe offrire. Si nota, tanto per dirne una, una evidente lacuna di orientamento informativo negli alberghi e nei B&B. Si ha l’impressione che siano ben pochi i gestori alberghieri in grado di indirizzare il turista e far capire al visitatore non solo e non tanto la ricchezza della mappa cittadina, ma il vero valore di ogni singola attrazione. Ed il turista abbandonato un po’ a se stesso fa quel che può, spesso muovendosi a casaccio o con difficoltà logistiche. Il primo obiettivo, o almeno il più ricercato, è il Museo Nazionale Adamesteanu di Palazzo Loffredo sul quale i giudizi sono tutti molto lusinghieri o addirittura entusiastici. Biofari della provincia di Avellino scrive: Il museo raccoglie dei reperti molto interessanti. Il biglietto di ingresso (2,5 euro l’intero) è praticamente irrisorio ed è sicuramente d’obbligo per chi è appassionato di archeologia una visita a questo museo. Ancora una volta una conferma dei tesori che racchiude la nostra nazione, un museo del genere in altre nazioni sarebbe da tutto esaurito”. Zannor di Firenze: “Merita il viaggio a Potenza. Imperdibile. E’ un museo con reperti speciali e un bell’allestimento, che persino emoziona, come il corredo della principessa bambina. Assolutamente da visitare”. Pietropane della provincia di Verona: “La visita in Basilicata non può non partire dalla visita di questo splendido museo. Al costo di euro 2,50 potrete spalancare le porte a questa antica regione. Situato in un bellissimo palazzo rinascimentale, questo museo si sviluppa su due piani ed ogni stanza è dedicata ai ritrovamenti di una specifica zona della regione. Ci sono dei reperti di totale bellezza tra i quali mi hanno impressionato i gioielli; alcuni talmente piccoli che per poterli apprezzare il museo mette a disposizione una lente di ingrandimento. Bellissimo!!!”. Lo stesso concetto viene ribadito da Salvatore di Roma e da Ian, scozzese di Aberdeen: ”La regione è ricca di siti molto noti, ma questo museo è il migliore punto di partenza per conoscere di più sulla sua storia generale e, soprattutto, sulle popolazioni indigene che vivevano qui prima dell’arrivo dei Greci”. Ian aggiunge: “La Basilicata dispone di un ricco patrimonio culturale e nel Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu di Potenza è possibile vedere il meglio che la regione ha da offrire, con un’enfasi sul pre-romano italico e greco. In particolare, i reperti della Tomba della “piccola Princess” sono stupendi e un promemoria triste di quanto i genitori di questa ragazza di sette anni devono avere amato lei”. Simoatz di Abbasanta: “Rispetto ai musei di Metaponto e Grumento Nova, il Museo Nazionale di Potenza presenta una maggiore varietà e forse qualità di reperti della Magna Grecia e dell’epoca Romana. Un ringraziamento particolare al signore che lavora lì, che ci ha accompagnato nella visita”. Dorian C. di Milano ricalca quanto detto dall’avellinese Biofari: ”Questo Museo, dedicato al grande archeologo di origini rumene Dinu Adamesteanu, è assolutamente monumento da visitare; bisognerebbe venirci apposta. L’antico palazzo Loffredo ospita numerosi reperti archeologici, riordinati con una cura scientifica e museografica assolutamente di prim’ordine. A partire dalla pre-colonizzazione, passando per la storia degli insediamenti greci, enotri, peuketiantes, fino ad arrivare a lucani e romani, sono esposti i più importanti ritrovamenti regionali, tra cui da segnalare il magnifico corredo del militare di Baragiano, il polos di Metaponto, gli oggetti provenienti dalle necropoli di Guardia Perticara, Lavello, Braida di Vaglio, Moltone di Tolve. Il costo del biglietto è troppo esiguo per l’offerta culturale proposta, che farebbe invidia a qualsiasi altro museo internazionale, anche tra i più famosi. Se si giunge a Potenza, questo è il luogo senza dubbio, più importante da visitare, lo consiglio vivissimamente !!!”. 65Dario di Bologna pone l’accento anche sul contenitore; Palazzo Loffredo, di epoca rinascimentale, antica sede dei Conti di Potenza: “Il museo ha sede presso il palazzo Loffredo nel centro di Potenza. Il museo è ricchissimo di reperti archeologici interessantissimi. L’allestimento è molto curato ed efficace. Il palazzo è un vero gioiello ed è stato restaurato interamente da pochi anni risulta fresco ed elegante. Vale la pena visitarlo”. Infine Ann statunitense della California: “Assolutamente da vedere. Questo museo dà l’immagine autentica della storia affascinante della Basilicata! Eccellenti esibizioni dalla Magna Grecia”. La seconda attrazione più visitata di Potenza è il Ponte Musmeci (Musmeci Bridge). I giudizi sul Musmeci sono quasi tutti di ammirazione. Santo Mineo, siciliano di Bagheria, per esempio, scrive: “Poche cose lasciano senza parole; il Ponte di Musmeci è una di quelle. Se vai a Potenza e sei un ingegnere o un architetto non puoi non visitare il ponte di Musmeci: opera mirabile di ingegneria con uso sapiente della tecnologia del calcestruzzo”. Pizu92 di Corato (Bari) dopo aver visitato il Ponte il 28 aprile 2017 dice: ”Sicuramente una tappa obbligatoria per chi ama l’ingegneria e l’architettura. Ponte degli anni ’70 più unico che raro in Italia, di estrema particolarità ed eleganza. Consiglio di visitarlo. L’unico neo è che sembra quasi abbandonato, evidentemente vivrà nell’incuria da diversi anni. Sono presenti murales e molti copriferro sono saltati”. Giustamente il turista di Corato mette il dito nella piaga; la vergognosa incuria in cui versa il Musmeci. Ottobre Rosso della provincia di Catania: “Opera interessante dal punto di vista architettonico. La parte superiore, dove passano le auto, potrebbe essere sistemata e l’intera struttura andrebbe valorizzata. Vista così sembra l’ennesimo esempio di come al sud le opere d’arte vengano trascurate”. Forse è inutile dilungarsi nel riportare questi giudizi sul Musmeci Bridge, ritenuta quasi unanimemente dai turisti come opera capolavoro mondiale di ingegneria ed architettura contemporanea, ma, nondimeno ed altrettanto quasi unanimemente, i turisti stigmatizzano severamente i responsabili del decadimento e della incuria in cui versa l’opera d’arte, la prima riconosciuta come tale in Italia per l’architettura infrastrutturale. Non c’è dubbio che un Musmeci in piena forma, ben valorizzato, ben curato e tutto il resto determinerebbe già da solo un forte aumento di appeal e di fascino in tutta Italia ed anche all’estero per Potenza. Stesso discorso per il Ponte Romano. Anna di Monopoli scrive: “Poco curato, molta sporcizia, il ponte è meraviglioso. Un patrimonio dell’umanità non valorizzato. Che dolore al cuore!”. Molto apprezzata e visitata anche la Chiesa di Santa Maria del Sepolcro al quartiere di Santa Maria: Dal punto di vista storico questa chiesa contiene interessanti informazioni perché come tutte le chiese del Santo Sepolcro è stata fondata per i crociati. Bel trittico degli Arcangeli visionabile nella navata destra, mentre nella sinistra bellissima scultura del Cristo deposto. Da vedere”, raccomanda Mictisc di Bari. Nello stesso tempo si ha la forte sensazione che il turista che entra per ammirare la Chiesa non si renda affatto conto di essere entrato in quella che è una delle Chiese più affascinanti, se non proprio la più affascinante chiesa della Basilicata e non solo per la Statua del Cristo Velato o per la Reliquia del Sangue di Cristo o per lo splendido altare barocco, ma per le sue opere d’arte pittoriche (l’importante quadro di Giovanni Ricca, quello del Pistoia, quello di Antonio Stabile) e per la sua storia, che risale alle Crociate ed ai Templari, secondo alcuni, o ai Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, secondo altri. Anche le Chiese del centro sono molto gettonate; San Michele, Il Duomo e San Francesco, ma anche qui i turisti vanno alla cieca senza sapere veramente cosa hanno davanti e questa non è certo colpa loro, ma di un sistema turistico cittadino, che ancora deve cominciare a fare i primi veri passi professionali in avanti. Rarissime, per esempio, sono le recensioni alla Villa Romana di Via Parigi, del tutto sconosciuta ai turisti, così come accade per tante altre cose; molte altre attrazioni non sono neppure conosciute al pari della Villa Romana. Ed il centro? Cosa dicono i turisti o i portali turistici del centro storico di Potenza? Ne parlano molto bene. Sia nel complesso, sia a singoli comparti, come, per esempio, nel caso della romantica ed ottocentesca Villa del Prefetto, che, finalmente si è rivelata ai potentini ed ai turisti per quel che è: “Prima di ripartire da Potenza – scrive Enzi P16 di Napoli – mi sono fermato a passeggiare in questa magnifica Villa. E’ situata dietro il Palazzo della Prefettura oggi sede della Provincia. Si sviluppa in discesa attraverso due sentieri che si incrociano a più livelli attraverso delle scalinate bellissime che parlano di storia. I padroni della villa sono gli alberi secolari e vederne tanti in un centro città non è comune. Diverse sedute per rilassarsi. Un’oasi vera e propria”. Per esempio, il portale di viaggi e turismo Newsmondo.it indica ai suoi lettori cinque luoghi nascosti di Potenza); la Chiesa di Santa Maria (definita chiesa templare), la Chiesa “dei Templari e del Sangue di Cristo”, gli scavi di Viale del Gallitello (fattoria lucana del IV secolo a.C.), la Torre Guevara, il Museo Archeologico Nazionale con Palazzo Loffredo e la Villa Romana di Via Parigi. “Siti archeologici, musei, bellissime chiese: Potenza è una città piena di sorprese e luoghi da scoprire. Il centro storico di Potenza, attraversato dall’antica via Pretoria, la più importante della città lucana, è di una bellezza unica“. “Tra palazzi (storici e moderni), vicoli, piazze, stradine e scorci caratteristici, il quartiere è ricco di attrazioni e luoghi d’interesse, alcuni dei quali nascosti”. Il noto portale turistico Paesionline purtroppo non è molto affidabile in fatto di autenticità dei giudizi nel senso che non è dato capire da dove essi provengano e quindi non ne riporteremo neanche uno, che si tratti di giudizi positivi o negativi. Riportiamo solo il dato riepilogativo. Secondo Paesionline i giudizi riportati su Potenza sono ventinove. Di questi ventinove, otto riferiscono di una valutazione generale di tipo estetico-turistico ritenuta ‘buona’, in sei casi  il giudizio è ‘ottimo’, in sette casi il giudizio sta nella media (né particolarmente bella, né brutta) ed in otto casi il giudizio è di insufficienza o negativo. Uno di questi otto giudizi negativi lascia il tempo che trova. Un certo Matteo Anobile scrive:  Brutta…non dice nulla, ha una buona università a livello scolastico e basta, ma se potete evitarla evitatela, la Basilicata offre posti 1.000.000 volte più belli… Inoltre Potenza ha scippato nel vero senso della parola a Matera lo scettro di capoluogo di regione, grazie a Napoleone, il quale fece un gioco poco carino, venne invitato a Matera e collocò Pz come capoluogo”. A parte l’ignoranza storica (Napoleone a Matera non c’è mai stato, caso mai si trattava di Giuseppe Bonaparte, fratello del grande Imperatore francese), non c’è bisogno di sottolineare che questo non è neppure un giudizio negativo, ma un misero tentativo diffamatorio la cui provenienza è chiarissima ed al di sotto di ogni sospetto. Quindi, eliminate le recensioni-spazzatura come quest’ultima, quale idea su Potenza emerge da Paesionline? Emerge un gradimento di Potenza per il 70% dei visitatori o dei turisti. Ma ne riparliamo fra poco quando cercheremo di trarre una valutazione generale che abbracci tutto ciò che si può leggere su tutti i siti e portali chiamati in causa. Sul portale Turistipercaso.it la napoletana, Michelarita, intraprende un viaggio di alcuni giorni in Basilicata e nel Salento cominciando da Potenza, considerata ‘città bella e curata’. “Passeggiamo nel centro e visitiamo il Duomo, poi in giro per le strade pieni di bei negozi, ma pioveva e perciò siamo ripartiti subito”. Il viaggio della turista napoletana poi toccherà Senise, Lecce, Galatina, Ostuni, Otranto ed altri centri del Salento. Passando ad un altro noto portale turistico e di viaggi, viaggi.ciao.it, ci imbattiamo subito nel giudizio di Marak76. Un giudizio soddisfacente (“Bel centro storico, facili collegamenti”): Marak la definisce città accogliente, carina, con notevole presenza di verde e di parchi e con la caratteristica delle scale mobili. Nonostante ciò, si avverte nelle parole di Marak76 un certo disorientamento, che, si condensa nella seguente frase: “nonostante la posizione geografica nel profondo sud, non appare essere un posto con le caratteristiche proprie del Sud”. Ross23 è colpito soprattutto dal sistema delle scale mobili e dice: ”Le famose scale mobili di Potenza, che collegano la parte bassa della città alla parte alta, non sporcano la bellezza del paesaggio, rispondono perfettamente alle esigenze della popolazione, sono un mezzo di trasporto comodo e poco inquinante” e la stessa impressione riporta Anders55 che nota “Nei pressi del palazzo della Banca d’Italia sorge l’edicola di San Gerardo, da cui si gode un bel panorama della città e delle montagne circostanti, ma soprattutto permette di vedere i vari livelli di altezza su cui si sviluppa il centro storico… da far venire le vertigini! Proprio per questo, Potenza è dotata di alcuni ascensori che permettono di raggiungere facilmente a piedi il centro dalla città nuova ai suoi piedi. Gli ascensori sono ben integrati nel tessuto urbano e quindi non rovinano affatto l’estetica”. Quale idea di fondo i turisti che visitano Potenza ne ricavano? Nonostante i tanti fattori penalizzanti (la mancanza di investimenti turistici, il Comune che non destina nemmeno un euro al turismo, l’incuria che caratterizza lo stato di molti punti di attrazione, i luoghi comuni che hanno trionfato fino a pochissimo tempo fa, la poca pubblicizzazione della città a fini turistici, la precarietà della organizzazione turistica, basti pensare alla mancanza di un Consorzio o di una Convention Bureau, la mancanza di una narrazione diffusa e ben interiorizzata della città ed altri fattori ancora, che sarebbero più che sufficienti a stroncare ogni proposito di valorizzazione culturale e turistica), la cosa che meraviglia davvero è che nel 75% dei casi, i visitatori danno un giudizio positivo sulla città, non di rado anche molto positivo, un giudizio positivo sulla sua immagine culturale, turistica ed estetica. In questi ultimi mesi si è fatto qualcosa, anche se questo qualcosa è ancora troppo poco, ma comunque si è fatto qualcosa e questo qualcosa, questo poco ha già prodotto dei risultati inimmaginabili fino a pochissimo tempo fa, risultati che fino a pochissimo tempo fa non erano nemmeno pensabili. La spia più eclatante di questo New Deal della immagine di Potenza è un turista che ha visitato Potenza tra marzo ed aprile di quest’anno. E’ un maschio sulla cinquantina. Si firma Domi751 ed ha recensito tutto quello che gli capitava a tiro. Forse l’unico che si è recato dappertutto. Ha recensito cose e posti che gli stessi potentini conoscono poco o per nulla. Ed ha recensito tutto positivamente con curiosità, stupore e quasi entusiasmo. Ma la cosa più sorprendente, forse segno dei tempi che cambiano, è che Domi751 è di Matera.

Potentia Review

 

L’articolo di Katia Lacerra a cui ci riferiamo in apertura si trova al seguente link; http://www.potentiareview.it/fascino-discreto-strano-potenza-turisti-giudicano-la-citta/

Nella foto di Marco Casino; POTENZA – L’imponente arco delle Scale del Popolo e le Scale del Popolo di notte.

 

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