IL FASCINO DISCRETO E STRANO DI POTENZA (I turisti giudicano la città)

Potenza, città delle mille contraddizioni, Potenza delle mille stranezze e dei mille tesori nascosti. Il capoluogo di Regione delle tante potenzialità e delle molteplici scommesse. Potenza, definita a giusto titolo “città verticale”, Potenza dalle mille scale e dalla geometria e architettura dei palazzi che sembrano sovrapporsi, rincorrersi e confondersi. Potenza, città di tanti primati, antichi e moderni. Potenza, città graziosa e “particolare”. Di questo e di altro ancora sono alla ricerca i turisti, che, quotidianamente invadono, molto silenziosamente e discretamente, le vie cittadine, specie quelle del centro storico. Sono curiosi, attenti e critici. Sono tante le emozioni che si portano via quando se ne vanno e, al pari, ne lasciano in quei giorni in cui soggiornano a Potenza, trasferendo un pezzo del loro vissuto o del loro cuore. La gente resta affascinata dalle contraddizioni di questa città, in equilibrio tra antico e moderno. Molti turisti scelgono di soggiornare a Potenza perché è un centro nevralgico, logisticamente perfetto per raggiungere e visitare altri luoghi all’interno della Regione (ma anche al di fuori della regione). Potenza è baricentrica ed è ben collegata con qualsiasi direttrice interna ed esterna. Proprio per capire meglio cosa provano e cosa pensano i turisti, in questi giorni mi sono dilettata a spulciare varie recensioni che si trovano sui motori di ricerca, sui siti di prenotazione on-line e su alcuni registri che i titolari di alcune strutture, che li hanno ospitati e che ringrazio infinitamente, mi hanno messo gentilmente a disposizione. Ciò che ho trovato leggendo i loro scritti mi ha dato certamente un senso generale di benessere. Chi viene a Potenza si sente ben accolto, coccolato, esaudito in ogni aspettativa e desiderio. Ma ha anche qualche suggerimento da dare. La maggior parte di questi “stranieri” resta meravigliata nel trovare strutture tanto belle, pulite ed eleganti in questa città che ancora non riesce a vantare una tradizione turistica nel senso ampio del termine. Sono entusiasti di trovare tanta “ospitalità, una terra meravigliosa e un popolo caldo e accogliente”, scrivevano Carlo, Rita e Donato il 24 giugno 2013. Così, quelli che dovrebbero essere gesti appartenenti alla normalità e quotidianità – quali far trovare una ricca e genuina colazione fatta di biscotti e marmellate fatte in casa – si trasformano, per loro, in gesti di cortesia e di benevolenza. “Ho capito che in Basilicata l’ospitalità è davvero sentita. Ci tengono a farti sentire “a casa”, anzi è riduttivo, vogliono rendere “la tua casa” la più bella, la più calda, la più accogliente.” (Samanta, dicembre 2015). E, poi, la cosa che li sbalordisce di più è trovare una città di un’eleganza raffinata ma discreta. “Bella e ospitale Potenza, senza la rapacità di una bellissima ma più turistica Matera”, scriveva Remo il 29 agosto 2016 comparando elegantemente le due città della regione Basilicata. E, ancora, impressiona il sistema elettrificato verticale: “il centro di Potenza, che è una città bellissima e stranissima, ha un sistema di scale mobili sorprendenti, che funzionano come una metropolitana”, scriveva nel dicembre 2011 Gabrishelby di Torino. Ciò che più colpisce i turisti è di avere intuito di essersi addentrati in una città poco turistica, ma è proprio quello che a loro piace! Apprezzano Potenza per la tranquillità, la pulizia, per il silenzio ed anche per aver dormito finalmente senza aria condizionata (per chi proviene da zone calde), per essersi dovuti orientare chiedendo ai passanti come si faceva prima che arrivassero i navigatori! Tra le cose negative che evidenziano, invece, sottolineano che, una volta arrivati, non esiste un servizio turistico informativo presente realmente sul campo, hanno grande difficoltà nel parcheggiare al centro; lamentano di aver trovato chiese e musei chiusi, soprattutto nei giorni festivi, constatano orari dei negozi scomodi (troppa pausa pranzo) e pochissimi riferimenti per raggiungere le scale mobili al fine di conoscerne gli orari di apertura e soprattutto di chiusura notturna. Non servirebbe poi tanto a migliorare questa città rispetto a ciò che già emerge ed è evidente! Nel luglio 2015, il signor Giuliano spiegava così il perché del venire a Potenza “…una tappa obbligata per chi è alla ricerca delle bellezze della Basilicata e della storica citta’ di Potenza che, nulla togliendo ai Sassi di Matera, rappresenta il luogo istituzionale da cui partire per la scoperta di una regione antica e ancora poco conosciuta”. Il 26 giugno 2016, Felice scriveva in maniera scherzosa ed ironica a proposito di Potenza e del B&B che l’aveva ospitato: “Un posto che se i britannici avessero conosciuto non sarebbero usciti dall’Europa”. “Potenza mi è piaciuta, la via Pretoria allegra sede della movida brulicante di negozi e locali, la piazza ridisegnata da Gae Aulenti affascinante nelle luci della sera, tanti angoletti suggestivi, piazzette e vicoletti con le case di pietra e i balconcini fioriti, sprazzi di panorama di boschi rigogliosi da cui la città è circondata. Da vedere assolutamente il museo di palazzo Loffredo ricco di importanti reperti e ben strutturato e tenuto. Che dire della deliziosa piazzetta S. Michele?”. Questo è il giudizio che dava la signora Anna il 29 agosto scorso. E poi ancora,Il centro storico del capoluogo lucano è un piccolo gioiello nel cuore della Basilicata”, affermava Victor il 14 aprile 2015. E’ bello e interessante leggere, per esempio, il giudizio che potentini, trasferitisi ormai fuori da tanti anni, danno della propria città ritornandoci dopo tanto tempo e ritrovando antiche memorie e ricordi sbiaditi. Il 20 dicembre 2012 la signora Luciana scriveva così: “La mia città è sempre stata bella e i suoi abitanti molto accoglienti … Anche dopo tantissimi anni ritrovo la gentilezza d’animo che ha sempre contraddistinto il popolo lucano. A presto mia cara terra …”. In queste parole si legge tutto l’affetto e l’attaccamento che si matura per le cose che si perdono e si ritrovano nel tempo, nostro malgrado. Alcuni, a differenza di noi potentini, apprezzano anche il modo in cui Potenza è stata ricostruita. “Bellissima accoglienza. Consiglieremo ai nostri concittadini aquilani di venire ad ammirare ed imparare la ricostruzione”. Questo scrivevano Maria e Pierluigi il 04 gennaio 2012. Un commento che ho trovato particolarmente bello e costruttivo, se solo la nostra amministrazione comunale e le nostre istituzioni di più alto livello ne facessero tesoro, è quello che hanno scritto Luisa e Michele il 14 luglio 2011. “La città merita di più di quanto viene raccontato. E’ vero che l’impatto della periferia, in arrivo, mostra una selva di palazzoni, ma la disposizione in salita della città conferisce anche a queste costruzioni una certa grandiosità, sembrano fortificazioni. Con una posizione così fortificata, se si fosse costruito bene Potenza sarebbe meravigliosa. Comunque il centro è bello, il colpo d’occhio dall’alto pure, e in piazza M. Pagano, quando il sole si smorza e spira il vento, si forma un piacevole salotto. La disposizione su tanti livelli, le scale mobili, gli ascensori, le conferiscono una sua unicità. Va pubblicizzata meglio, lo merita. E vanno potenziati e raccordati i trasporti pubblici, perché senza auto è difficilissimo spostarsi.”  Tra i monumenti che i visitatori apprezzano di più, ai primi due posti si collocano certamente il Museo Archeologico Nazionale “Dinu Adamesteanu” e il Teatro “F. Stabile”. A proposito del museo, una signora di Firenze parlando scherzosamente con i gestori di un noto B&B del centro diceva loro: “Voi siete dei pazzi! Se ci fosse a Firenze un museo così, il biglietto costerebbe 50 euro”, mentre alcuni cantanti lirici che avevano concorso al festival Leoncavallo riferivano che “esibirsi su quel palco è un’emozione incredibile. Si ha la sensazione di stare nei grandi teatri europei”. Insomma, tutto positivo dicono in tanti. E’ un viaggio da consigliare anche a chi è solo. Una città sicura e senza problemi. Infine, un viaggio low cost dove trasporti, musei, ristoranti costano poco e offrono tanto. Dunque, non piangiamoci addosso per ciò che non esiste e non esisterà mai. Apprezziamo e valorizziamo ancor di più ciò di cui disponiamo e mostriamoci orgogliosi della nostra città che non ha nulla da invidiare a livello storico e culturale a nessun altra realtà limitrofa. D’altronde: “Dov’è casa’? “E’ in qualunque luogo nel quale io mi senta bene..”. Così scriveva la signora Palma S., di Roma, il 16 febbraio 2016. Vi aspetto, venite a Potenza!

 

KATIA LACERRA

(Foto: gruppo di turisti a Potenza nell’estate 2016 – Foto di Michele Luongo)

 

 

 

 

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