COMUNICATO – E’ FINITA L’EPOCA DEI PATTI SOTTOBANCO A DANNO DI POTENZA 

COMUNICATO DELLA ASSOCIAZIONE ‘POTENZA HERITAGE’

 

In vista di una ipotetica ripresa del turismo stiamo notando da qualche giorno una esilarante agitazione che assomiglia a quella dei polli impazziti. Registriamo tre o quattro comunicati istituzionali che sembrano concordati preventivamente a tavolino. Cominciamo dal primo, un comunicato della CISL regionale che, sotto il pretesto di evitare una dispersione di risorse da investire nel settore turistico, esaurisce questa preoccupazione, che potrebbe anche essere giusta, finendo col pretendere investimenti solo su Matera. Del resto della Basilicata non fa il minimo cenno. Abbiamo capito; il resto della Basilicata deve stare fermo e zitto e legarsi da solo le mani dietro la schiena. Il segretario regionale della CISL va ancora oltre e crede di poter indicare al resto della regione le linee di sviluppo regionale. Poi, abbiamo letto dichiarazioni del Presidente del Circolo ‘La Scaletta’ di Matera e del consigliere regionale materano, Piergiorgio Quarto, che ripetono con altre parole lo stesso concetto e, quindi, che la Regione Basilicata dovrebbe usare i soldi del Recovery Plan secondo il criterio delle reali vocazioni dei territori ed in particolare delle vocazioni dei comuni di Potenza e di Matera. Questi discorsi li abbiamo già sentiti troppe volte nei passati decenni. Traducendo queste richieste in termini accessibili, Potenza dovrebbe rinchiudersi nei soliti (pur rilevanti) confini della città del Potere, dei servizi e del terziario, mentre Matera dovrebbe avere via libera e esclusiva, diciamo pure, un monopolio assoluto in campo regionale per tutto ciò che riguarda cultura, turismo, arte, ricerca scientifica e chi più ne ha più ne metta. Infine, un terzo comunicato è quello con il quale il Sindaco e l’Amministrazione di Matera informano il pubblico regionale di un accordo da ‘macroregione Bari-Matera’ nel quale vengono definite collaborazioni in una serie di ambiti (turismo, cultura ecc.). Con tale accordo sembra che Matera si tiri fuori dalla Regione Basilicata e dalle sue linee di sviluppo, ma sembra che si tiri fuori soprattutto dalle linee di politica turistica regionale. La politica turistica della Regione Basilicata, come tutti sanno, viene gestita quasi esclusivamente dalla APT Basilicata, il cui direttore è, tra l’altro, di Matera e, quindi, ci sembra che questa operazione, dichiarata come operazione da macroregione Bari-Matera, costituisca una deliberata provocazione ai danni prima di tutto della Regione Basilicata, intesa come massimo Ente istituzionale, poi, del resto dei territori della Basilicata (o Lucania) ed, infine, nei confronti dello stesso APT e del suo direttore materano, il dottor Antonio Nicoletti. Veniamo, infine, a ciò che ci interessa di più; il discorso sul ruolo di Potenza. In questo ricorrente motivo delle due città che devono seguire le loro vere vocazioni noi di ‘Potenza Heritage’ riscontriamo un discorso subdolo che ormai abbiamo imparato a conoscere bene nel corso degli anni. Su questo punto fondamentale occorre dire una cosa definitiva perché per troppi anni questo tacito patto scellerato delle classi politiche basilicatesi ha impedito a Potenza di rendere all’esterno il suo reale profilo e le sue eccellenze, che, dovevano rimanere sempre nascoste per non urtare suscettibilità di altri territori regionali e soprattutto materane. A questo punto, occorre cominciare a dire come la pensiamo in modo franco ed energico. Prima di tutto dobbiamo dire a tutti questi signori che Potenza in questa regione può essere tutto e può fare tutto. Non solo servizi, non solo centro politico, ma ricerca, industria, sport, servizi di alta ed altissima qualità, cultura, turismo e tutto ciò che di importante esiste al mondo. Inoltre, Potenza non ha più nessuna intenzione di continuare a perdere il suo tempo in una contesa eterna con un centro come Matera, anche perché è una contesa scorretta e lo è per tanti motivi. Uno di questi è che Matera gioca chiaramente su due tavoli; Basilicata e Puglia. Un altro motivo per cui al popolo potentino questa partita non interessa più è che la contesa è portata avanti da parte materana con rappresentazioni della realtà pesantemente false ed avariate, queste ultime giocate da molto tempo sui tavoli politici regionali non solo a suo favore, ma soprattutto contro il capoluogo regionale. Potenza non è più interessata, quindi, a perdere tempo in una diatriba straprovinciale e risparmierà tempo ed energie sottratte a questa contesa truccata per guardare non solo ai confini regionali, ma anche e soprattutto oltre quei confini. Ci sono obiettivi ben più ambiziosi per Potenza che confrontarsi o, in pratica come avviene sempre, scontrarsi con Matera. Ci teniamo a rimarcare bene questo concetto in modo che entri in molte teste; Potenza può essere e fare tutto, almeno in questa regione, e d’ora in poi non è affatto detto che il ‘tutto’ debba essere speso solo per una rivalità di ruoli all’interno della Basilicata. In ogni caso, nessuno si faccia più illusioni. Potenza, intesa qui come città e non come sinonimo di Ente Regione Basilicata, non rinuncerà più a nulla e, soprattutto, non rinuncerà più a far pesare le risorse di cui dispone in ogni ambito. Non abbiamo bisogno di risibili proclami ‘macroregionali’ per valorizzare la nostra città dentro i confini regionali e fuori da essi.

Associazione POTENZA HERITAGE

Il Presidente

Rocco Guarino

Potenza, 22 maggio 2021

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