LA TRADIZIONE SPORTIVA DI POTENZA, CITTA’ EUROPEA PER LO SPORT

Nel 2019 Potenza ha ottenuto un altro grande riconoscimento di cui il suo blasone si fregia. E’ stata nominata CITTA’ EUROPEA DELLO SPORT 2021. ‘Potenza città europea per lo sport’ ha ricevuto ufficialmente il prestigioso riconoscimento nel corso di una cerimonia che si è tenuta nel Salone d’Onore del Coni il 4 novembre, mentre il 10 dicembre 2019 ha ricevuto a Bruxelles la Bandiera ufficiale insieme a tutti i comuni d’Europa che hanno conseguito la stessa nomina.

Le vicissitudine legate alla espansione del Covid hanno poi indotto il Comitato che gestisce le CITTA’ EUROPEE PER LO SPORT E LE CAPITALI EUROPEE PER LO SPORT a spostare i termini dell’anno di nomina. Quindi, la città dovrà prepararsi ad organizzare il programma di CITTA’ EUROPEA DELLO SPORT (insieme a Rieti, Terni e Siena, le altre città italiane nominate città europee dello sport del biennio coinvolto) per il 2021 e per il 2022.

POTENZA, CITTA’ EUROPEA DELLO SPORT

“Potenza è una città con una lunga e importante storia che negli ultimi anni ha saputo compiere significativi sforzi per uscire da una difficile fase di dissesto finanziario risanando i propri conti pubblici – è il commento del sindaco Mario Guarente a sostegno del dossier – e che oggi ha la necessità di immaginare e costruire un radioso futuro”. Con queste parole il sindaco di Potenza, Mario Guarente, ha perorato la causa di Potenza Città Europea dello Sport 2021-2022. Il sindaco ha ben colto il significato della prestigiosa nomina all’interno di un quadro storico più vasto della città e della regione. Solo su un punto vorremmo dire qualcosa ed è per integrare le dichiarazioni del giovane sindaco. La rimonta di Potenza, dopo dieci o venti anni di declino nei quali si sono succeduti anche due dissesti finanziari del Comune (vecchissima storia quella delle difficoltà finanziarie del municipio, storia che risale addirittura ai tempi dell’Impero Romano, non strabuzzate gli occhi dalla meraviglia; è proprio così), in realtà, è cominciata, senza clamori e senza risonanza mediatica, già ai primi del 2016 ed è cominciata sui gruppi facebook, in particolare prima su POTENZA TURISTICA e poi anche sul gruppo POTENZA FORUM e prosegue attualmente su POTENZA CAPUT LUCANIAE, senza dire della rivista POTENTIA REVIEW. In silenzio, abbiamo cominciato, noi promotori di questo movimento civico e culturale, a dare della città la vera rappresentazione identitaria, storica e culturale in senso lato e dopo abbiamo cominciato a parlare anche di turismo. A questa spinta culturale, se ne è aggiunta, poco dopo, per altre strade, un’altra, quella di Salvatore Caiata, che ha ripreso un vecchio e glorioso vessillo e lo ha riportato in brevissimo tempo là dove merita di stare, cioè sospeso tra l’alta classifica di serie C e le ambizioni di serie B. Ora, finalmente, dopo un lungo periodo di torpore, si è svegliata anche la politica comunale e nel passaggio fra la Giunta De Luca e la Giunta Guarente il risveglio ha prodotto questo piccolo miracolo della nomina a città europea dello sport. A questo punto non solo bisogna onorare in pieno il grande evento storico, ma bisogna pure non adagiarsi sugli allori per fare in modo che la città torni a conquistare (o cominci a conquistare) posizioni e successi anche in altri campi. Noi del movimento civico e culturale anzidetto staremo addosso alla Giunta attuale, sempre con spirito costruttivo, affinché queste nuove, inedite ed entusiasmanti prospettive possano effettivamente dischiudersi. Anche l’Ente Provincia di Potenza ha voluto partecipare all’impresa e si è stretto attorno al suo capoluogo provinciale e regionale. “Sento di esprimere a nome dell’intero Consiglio Provinciale – ha precisato  Rocco Guarino, Presidente della Provincia di Potenza – la nostra grande soddisfazione per il raggiungimento di tale risultato, considerata la sua ampia valenza territoriale ed in prospettiva per la sua specificità, che assegna alla città di Potenza un ruolo preminente nel panorama nazionale, da cui non si potrà prescindere quando bisognerà indicare la strada da seguire per un suo riscatto e per offrire servizi ai suoi cittadini sempre più di alta qualità”.

Ma in che modo e con quali argomenti Potenza riesce a giustificare la prestigiosa nomina di cui è stata investita insieme a tutto il programma che le attirerà attenzioni mediatiche e quant’altro? Va detto, innanzitutto, che Potenza si è candidata ed è stata nominata CITTA’ EUROPEA PER LO SPORT in un momento di grande criticità amministrativa. Fino a pochissimo tempo fa, Potenza era un Comune in pieno dissesto e che usciva da un dissesto. Questa valutazione crediamo che abbia pesato favorevolmente sulla decisione dei commissari. Secondo i dati dell’amministrazione comunale, in città sono presenti circa 140 associazioni o società e oltre 60 impianti o spazi sportivi. Quasi 12.000 persone, cioè circa il 18,2% della popolazione superiore ai 3 anni, praticano attività sportive in diverse forme. Dal 2016 al 2018, il Comune ha investito oltre 2 milioni e 970mila euro in impianti sportivi e ha già programmato interventi per oltre 1 milione e 700mila euro fino al 2021. Questi gli elementi essenziali che avrebbero determinato il riconoscimento del capoluogo lucano. Ma non solo. In una regione che fino agli anni ’60 del secolo scorso è stata individuata come una regione ancora arcaica e contadina, dove lo sport poteva essere visto al massimo come un superfluo vezzo borghese, cioè priva sostanzialmente di una tradizione sportiva, Potenza può vantare una tradizione sportiva di tutto rispetto, che, proprio in quegli anni ’60, appena citati, trovava il suo apogeo con le indimenticabili gesta calcistiche del Potenza ‘attacco raffica’, guidato da Boninsegna e Bercellino II, o ‘fidanzatina d’Italia’ nei cinque epici campionati di serie B. Nel 1965, il Potenza sfiorava, e perdeva per un soffio, addirittura la serie A (se la perdette per motivi puramente sportivi oppure per motivi di calcolo, come si è detto tante volte nel senso che non volle andare in A per mancanza di soldi, questo è un argomento a parte). Una tradizione sportiva di tutto rispetto, che, a partire dal calcio a finire agli sport più sconosciuti, esprime da sola circa il 70% o il 60%, sicuramente il 50% % della gloria e del prestigio sportivo dell’intera Basilicata. Una tradizione sportiva che si fonda su due pilastri;

1)  Gli impianti sportivi funzionanti ed esistenti nella capitale della Basilicata.

2) Gli atleti nati e formatisi a Potenza e la tradizione potentina delle singole tradizioni sportive, disciplina per disciplina.

GLI IMPIANTI SPORTIVI DI POTENZA

Sono circa settanta, un numero abbastanza notevole per una città di circa 70.000 abitanti. Un impianto ogni mille abitanti. Ovviamente, non li elencheremo tutti, ma solo i più significativi;

  • IL PALABASENTO. Il Palabasento di Contrada Lavangone, agli estremi limiti settentrionali del Comune di Potenza, è il più grande Palazzetto dello Sport di Potenza, ma anche il più grande della Basilicata ed uno dei più grandi del Sud. Attualmente non funziona o non è usufruibile in pieno. Tra i suoi difetti c’è prima di tutto il fatto che sorge su un’area molto lontana dal centro abitato e poi ci sono gli alti costi di manutenzione. Sul primo aspetto non c’è niente da fare. Sarebbe stato preferibile costruirlo in una zona meno decentrata ed isolata, ma ormai c’è e ce lo teniamo cercando di far di necessità virtù. Per l’altro aspetto, quello dei costi, occorre un’altra strategia, cioè far diventare il Palabasento non solo il luogo per grandi eventi sportivi al chiuso (basket, pallavolo ecc.), ma una struttura polivalente preziosa anche per altre importanti funzioni; centro congressuale e luogo di grandi concerti rock o di musica leggera. Una nuova pista per utilizzare al meglio il Palabasento, soprattutto dopo l’auspicabile riqualificazione, potrebbe essere proprio quella del turismo congressuale. Ci sono anche altre nicchie interessanti ed importanti di sviluppo turistico, una delle quali è proprio il turismo congressuale, che in Italia muove ormai milioni di persone. Il Palabasento potrebbe fungere anche  Centro Congressi. Ebbene, per non sprecare tempo e risorse, possiamo dire che il Centro Congressi ce l’abbiamo già; il Palabasento, che può contenere fino a 3400 persone e che in una ottica di riqualificazione potrebbe arrivare anche oltre. La sala per congressi più grande che c’è oggi in Italia è la sala principale del Palacongressi di Rimini con 4.700 posti. A questo punto la strada per risolvere il problema Palabasento di contrada Lavangone è già tracciata; porre mano ad un suo miglioramento ed ampliamento. La parete che non ha tribune potrebbe essere rifatta con altre tribune ed altri posti in modo da raggiungere e superare agevolmente i 4.000 posti. Ovviamente, non basta solo questo, ma il miglioramento qualitativo con sediolini belli e comodi, un bar o un ristorante o locali che possano ospitare la cucina (magari da dare in gestione a ristoranti già esistenti). Pensare a come rendere l’area più raggiungibile ed a risparmiare sui costi di riscaldamento e di gestione, Una volta fatti questi miglioramenti, avremmo un gioiellino ai primi posti nazionali dove programmare stagioni di grandi concerti, di grandi eventi sportivi, anche internazionali, e di congressi, con un beneficio enorme in termini di immagine, di turismo e di ritorni economici.
  • IL PALAROSSELLINO. Impianto di grande bellezza con una grande vetrata da cui si scorge il Parco Rossellino, nella zona sud della città
  • PALAZZETTO CONI. Il vecchio Palazzetto CONI di Parco Montereale, situato nel semicentro della città, ha bisogno da tempo di una riqualificazione.

CAMPI DI CALCIO A 5. I campi di calcio a 5 presenti in città sono distribuiti in numerose strutture sia pubbliche che private, alcune di recentissima costruzione. Nello specifico, la dotazione minima che offre la città annovera ben venti campi da calcetto, tutti con terreno di gioco in erba sintetica. L’operatività degli impianti copre la quasi totalità della giornata. In pratica, è possibile giocare dalle ore 7 del mattino fino alle 23 inoltrate. A Potenza ogni ora potrebbero essere coinvolti in attività di gioco almeno 170 giocatori, oltre 2700 nell’arco della singola giornata. La maggior parte dei campi viene scoperta d’estate, offrendo la possibilità di disputare partite outdoor, e coperta nel periodo invernale per divertirsi in tutta comodità anche con freddo e maltempo. In questo settore sportivo il fiore all’occhiello della città è rappresentato sicuramente dagli innumerevoli centri polivalenti privati che offrono tantissimi servizi. Ad esempio, alcune strutture offrono campi adattabili all’occorrenza al calcio a 7 e 8, senza contare le innumerevoli possibilità nel praticare altri sport (tennis, paddle, ecc.) o anche a palestra.

CAMPI DA TENNIS:

  1. Campi da tennis di Via Angilla Vecchia (quartiere Risorgimento-CEP);
  2. Il vecchio campo da tennis della Villa Santa Maria;
  3. Campo di tennis indoor Rione Lucania;
  4. Complesso plurisportivo Oliver

PALESTRE.

Palestra Vito Lepore (Via Anzio)

Palestra Caizzo (Rione Lucania)

Centro Sportivo ‘Rocco Mazzola’

Palestra La Vista

BOCCE

Bocciodromo di Parco Montereale

CAMPI DI CALCIO.

  1. Stadio Alfredo Viviani. Non essendo finora andati a segno i tentativi di costruire un nuovo e grande stadio (si era parlato nei mesi scorsi del progetto del ‘Lions Arena’), lo stadio Viviani, costruito negli anni ’30 del secolo scorso e sottoposto a tutela da parte della Sovrintendenza, rimane lo stadio principale di Potenza, lo stadio del Potenza calcio, “Il Tempio” secondo alcuni tifosi.
  2. Campo di calcio FIGC detto anche Federale. E’ stato molto migliorato proprio di recente con l’installazione del terreno sintetico e con l’illuminazione notturna. C’è molto da fare ancora con le tribune per gli spettatori.
  3. Piccolo stadio del ‘Principe di Piemonte’. Situato dalla parte opposta della città rispetto al Viviani (Piazza delle Regioni – quartiere di Santa Maria), ha anch’esso un bel fondo di sintetico ed una tribunetta. Il fatto che su di esso si affacci la chiesa e altri edifici del complesso del ‘Principe di Piemonte’ lo fa somigliare vagamente allo Stadio Dall’Ara di Bologna.
  4. Campo di calcio di contrada Lavangone. Richiede consistenti interventi.
  5. Campo di calcio di Macchia Giocoli.

CAMPI DI ATLETICA LEGGERA

Campo scuola di quartiere Macchia Romana (anche per il rugby)

PESCA SPORTIVA.

Parco Fluviale del Basento 

NUOTO E PALLANUOTO.

a) Piscina Comunale di Parco Montereale;

b) Piscina delle Orme Village. A Potenza come se vi trovaste in un bellissimo ed elegantissimo villaggio vacanze, come se vi trovaste sulla spiaggia. Inoltre, al fascino di questo villaggio vacanze si somma quello del Parco Fluviale.

c) Piscina Le Sirene (contrada Tora).

Lo ripetiamo; non è nostra intenzione stilare un elenco completo di tutte le strutture sportive di Potenza che sono tante, circa settanta.

LE SINGOLE DISCIPLINE SPORTIVE A POTENZA E GLI ATLETI POTENTINI

CALCIO

Cominciamo la carrellata della tradizione sportiva nello sport di gran lunga più importante del mondo e quindi d’Italia, della Basilicata ed ovviamente anche di Potenza. Potenza detiene, senza dubbio alcuno, il primato calcistico della regione Basilicata in forza della tradizione sportiva del suo club calcistico principale, lo storico Potenza, che nel 2019 ha compiuto il suo primo secolo di vita (l’Anno del Centenario). In questo momento, in base ai risultati del campionato 2019-2020 ed ai play off per la scalata alla serie B della serie C, il Potenza è la quarantacinquesima (45) squadra più forte d’Italia. Inoltre, su scala storica, considerando la speciale classifica aggiornata ogni anno dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, che stila la lista dei TOP 100, cioè dei cento club calcistici italiani più importanti, dei club insomma che hanno scritto la storia del calcio italiano, il Potenza occupa il 79° posto su 100, unico club della Basilicata ad essere presente in questa prestigiosa classifica F.I.G.C. Per finire, il Potenza nella stagione calcistica 2020-2021 che sta per aprirsi, è anche l’unico club della Basilicata a partecipare ad un campionato professionistico. Oltre al Potenza, la città europea per lo sport ha altri due club calcistici che militano nella Prima Categoria Dilettanti regionale; la CITTADELLA POTENZA e la VIRIBUS POTENZA. 

I calciatori nati a Potenza o formatisi nel Potenza che hanno giocato nei campionati professionistici sono in buon numero. Il primo nome è quello di FRANCESCO COLONNESE (Potenza, 10 agosto 1971), cresciuto nel Potenza, ha giocato in A nell’Inter, nel Napoli, nella Roma e nella Lazio. Vince con l’Inter una Coppa UEFA ed è il perno difensivo dell’Inter 1997-1998, la squadra di A con la difesa più forte della massima serie. GIUSEPPE CATALANO (Potenza, 20 marzo 1960), lanciato dal Potenza, approda in serie A con la Pistoiese e gioca anche nell’Udinese di Zico. Poi, molti campionati di serie B. GIANLUCA SANSONE (Potenza, 12 maggio 1987), cresciuto nelle squadre minori di Potenza, ha giocato in serie A nel Torino e nella Sampdoria, poi in B nel Bologna e nel Bari. VITO STENTA (Potenza 2 gennaio 1959), lanciato dal Potenza, ha giocato nel Potenza e poi come portiere nell’Avellino in A nel 1979-1980. STEFANO CASALE (Potenza, 13 febbraio 1971), ha giocato in A col Lecce ed in B col Bologna, Sampdoria, Reggina, Cosenza e Taranto. ROCCO SABATO (Potenza, 19 aprile 1982) ha giocato in A col Catania e col Cagliari. ANTONELLO GIOSA (Potenza, 21 agosto 1983), cresciuto nell’Assopotenza, ha giocato in A nella Reggina ed in B nel Messina, nel Modena, nel Como e nel Vicenza e solo a fine carriera anche nel Potenza, sfiorando la semifinale per i play off a Reggio Emilia nella partita Reggiana-Potenza. Attualmente è il difensore centrale del Monopoli in serie C. GAETANO MONTENEGRO (Potenza, 9 ottobre 1947) cresciuto nel Potenza, ha giocato in B nel Lecce, nel Palermo e nell’Arezzo. E’ il terzo marcatore di sempre del Lecce e fu l’autore della tripletta decisiva nella vittoria del Lecce per 4-0 sullo Scarborough, nella Coppa Italo-Inglese Semiprofessionisti. MIGUEL ANDREOLO, potentino adottivo (Carmelo in Argentina, 6 settembre 1912 – Potenza 14 maggio 1981) campione del Mondo nella Nazionale italiana nel 1938 allenata da Vittorio Pozzo, si trasferì a Potenza dove mise su famiglia.

NUOTO

La ‘Città Europea dello Sport 2021-2022’ può vantare anche una buona tradizione nel nuoto, nonostante sia una città di montagna, anzi la città più alta d’Italia. La pallanuoto in Basilicata parla quasi esclusivamente potentino per la presenza di ben quattro società di nuoto e pallanuoto. Esse sono; 1) la Basilicata Nuoto 2000 Potenza, che milita in serie B maschile, 2) L’Invicta Nuoto Potenza in serie B femminile, 3) Il Tritone Potenza, serie C maschile e, 4) la Potenza Nuoto in serie C maschile.

ATLETICA LEGGERA

L’atletica leggera a Potenza si associa immediatamente ad un nome; Donato Sabia, purtroppo prematuramente scomparso nella prima parte del 2020. Il grande atleta potentino, pur essendo prettamente un ottocentista, vanta la undicesima prestazione italiana all-time sui 400 metri piani con il tempo di 45″73.
Fu il primatista mondiale dei 500 metri piani con il tempo di 1’00″08, rimasto imbattuto per quasi 29 anni, stabilito a Busto Arsizio il 26 maggio 1984 togliendo il record al tedesco Hartmut Weber (1’00″35), conseguito l’8 maggio 1983 in Germania.
Per cancellare il vecchio tempo di Sabia si è dovuto attendere 28 anni e 255 giorni, il 5 febbraio 2013, quando venne battuto da Orestes Rodriguez a L’Avana (Cuba) con il nuovo tempo di 59″32 (il record di Sabia era 60”08 cioè 1 minuto 00.8). Sabia ha conquistato anche la Medaglia d’Oro agli Europei indoor a Goteborg (Svezia), si piazzò quinto ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 1984, quinto ai Mondiali di Helsinki nel 1983, settimo ai Giochi Olimpici di Seul nel 1988.
Potenza è stata rappresentata nella atletica leggera anche da MARCELLO PANTONE (Potenza, 1965) due volte medaglia di bronzo nei 400 piani negli Assoluti.

SCHERMA

La tradizione della scherma a Potenza è, in realtà, abbastanza antica. Nel marzo del 1902 a Potenza venne aperta la prima “scuola di scherma e di ginnastica” ad opera del Maestro Antonio Di Muro, nato a Rionero in Vulture. La sede fu individuata presso Palazzo Arrigucci, in seguito Convitto Manzoni, operando, difatti, al di fuori delle scuole pubbliche, non attrezzate per corsi di educazione fisica, tra l’altro non ancora obbligatoria, tanto meno per la pratica della scherma. Nel 1907, il Maestro Antonio Di Muro istituì il “Ricreatorio Popolare”: si trattava di una associazione sportiva finanziata in gran parte da enti locali, associazioni di categoria e cittadini benestanti. Recentemente la scherma potentina è assurta ala ribalta grazie a FRANCESCA PALUMBO. La giovane promessa della scherma potentina ed italiana ha già raccolto brillanti successi su scala internazionale. Vincitrice della medaglia di bronzo ai Campionati europei di scherma 2019 nel fioretto a squadre, Francesca Palumbo può vantare anche una medaglia d’argento nel fioretto a squadre conquistata nel 2019 a Budapest ed un bronzo nel fioretto a squadre a Dusseldorf. La giovane potentina milita nel team dell’Aeronautica Militare. Francesca è infatti Aviere Capo, arruolatasi nella Aeronautica Militare nel mese di gennaio 2012.

BOXE

Una grande tradizione è anche quella che Potenza vanta nella disciplina della boxe. Potentino (verace) era ROCCO MAZZOLA, una leggenda della boxe italiana. Scrive il giornalista Leonardo Pisani: “Potenza, pieno centro storico dove per la prima volta si vide un incontro di boxe, certo era al Teatro Stabile. Era da poco finita la guerra e la città aveva ancora le ferite dell’assurdo bombardamento dell’8 settembre 1943. Non esisteva quasi nulla in quella città martoriata, figurarsi la boxe, che semmai qualche ragazzino, come lo era allora Franco Blasi, la vedeva fare ai soldati americani e pure qualcosa impararono. Poi, divenne la città del riscatto ed arrivò anche il grande pugilato con un allenatore venuto dal lontano Salento; Silvio Nocera. Così nacque la Monticchio Potenza di Mazzola, Blasi, Bonito, Armento e dei fratelli Messina, che presero vittorie in tutta Italia fino al punto che la Monticchio Potenza divenne una delle società di boxe più forti del Bel Paese”.

Possiamo tranquillamente affermare che in Basilicata anche la boxe parla quasi esclusivamente potentino. Ma torniamo ora alla ‘leggenda’ Rocco Mazzola (Potenza 20 ottobre 1933 – Potenza 18 marzo 2012), che è stato un grande pugile italiano. Campione italiano nei mediomassimi nel 1957, campione italiano dei pesi massimi nel 1961, vincitore morale della sfida per il titolo di campione europeo dei mediomassimi, la leggenda di Rocco fu ‘santificata’ anche dal grande cinema. Nel capolavoro di Luchino Visconti, “Rocco ed i suoi fratelli”, Rocco Mazzola ebbe una particina in cui interpretava se stesso.

Ma l’importanza che Mazzola ebbe per il capolavoro tardo-neorealista di Visconti andava ben oltre la particina. Lo stesso protagonista principale del film, Rocco Parondi, interpretato da un magistrale Alain Delon, allora ai suoi inizi di carriera, era, in realtà, ispirato alla storia ed alla vita di Rocco Mazzola.

CICLISMO

La tradizione ciclistica di Potenza è quasi inesistente, almeno per quel che riguarda atleti e società cittadine. C’è da dire anche che la conformazione fisica di Potenza è quella più ostica per lo sviluppo del ciclismo. Nonostante ciò, Potenza ha espresso un ciclista, ANTONIO SANTORO (Potenza, 13 settembre 1989), cresciuto in una società ciclistica di Potenza, che diventa professionista nel 2011, militando nella Androni Giocattoli di Varallo Pombia in provincia di Novara. Ma il ciclismo ha a che fare con Potenza soprattutto per un altro motivo, cioè perché Potenza è stata spesso e sin da tempi non proprio recentissimi sede di tappa del Giro d’Italia.

Potenza è stata più volte arrivo di tappa del Giro d’Italia. Ha una lunga storia col Giro d’Italia. Ben dodici volte il Giro ha fatto tappa a Potenza. Di seguito la lista dei vincitori, anno per anno, delle tappe con arrivo a Potenza: 

1961: Vito Taccone 

1963: Vittorio Adorni 

1965: Vittorio Adorni 

1967: Willy Planckaert 

1969: Michele Dancelli 

1971: Enrico Paolini 

1975: Roger De Vlaeminck 

1979: Claudio Bortolotto 

1981: Palmiro Masciarelli 

1986: Roberto Visentini 

1989: (25 maggio): 5ª tappa, vinta da Stefano Giuliani 

2001: (22 maggio): 3ª tappa, vinta da Danilo Hondo.

SPORT MARZIALI

La città di Potenza ha dato i natali a diversi atleti che si sono distinti nelle arti marziali. Nella kickboxing, Potenza rappresenta sicuramente una fucina di talenti di alto livello. Il primo grande interprete potentino è stato GIANNI BEFA’, pioniere della disciplina del full contact in Basilicata, nonché campione del mondo nel 1987 a Budapest. Nella scuola di Befà si sono poi formati MARCO LORUSSO, medaglia d’argento ai campionati del mondo di Bucarest del 1993 e vincitore del Titolo mondiale W.K.O. di full contact, GIUSEPPE LORUSSO, medaglia d’Oro ai Giochi del Mediterraneo, due volte medaglia di Bronzo agli Europei e campione italiano Prof e MASSIMILIANO MONACO, campione del mondo di kung fu sanda nel 2000 a Cracovia e nel 2001 ad Atlanta, oltre ad aver ottenuto riconoscimenti in varie arti marziali come kung fu-wushu e freefight e ad essere uno degli atleti di punta del brasilian jiu jitsu italiano. RAFFAELE MAZZOLA ha conquistato una Medaglia d’Oro e una di Bronzo agli Internazionali di Kung Fu.

BOWLING

ANTONINO FIORENTINO (Potenza), campione mondiale di bowling. Ha fatto parte del meraviglioso team Italia campione del Mondo di bowling nella formula di gioco ‘Baker’. E’ un fatto incredibile, se si pensa che gli azzurri hanno sconfitto i fortissimi statunitensi, in una disciplina considerata professionistica negli Stati Uniti. L’Italia è sul tetto del mondo, anche gli Usa si sono inchinati. A Hong Kong, la squadra formata da Pierpaolo De Filippi (Roma), Antonino Fiorentino (Potenza), Marco Parapini (Milano), Nicola Pongolini (Salsomaggiore), Marco Reviglio (Torino), e Erik Davolio (Reggio Emilia),e guidata dal cti Massimo Brandolini, ha sconfitto in semifinale 2-1 il Canada (176-162, 210-244, 190-179) e in finale gli Usa per 2-0 (189-169, 210-166).

BASKET

Aristide LANDI (Potenza, 1° gennaio 1994), alto 2 metri e tre centimetri ha giocato in A con la Virtus Bologna ed attualmente gioca col Pistoia basket (sempre in serie A).Vincitore dell’oro con la nazionale italiana nel Campionato europeo maschile di basket Under-20 del 2013.

AUTOMOBILISMO

VITO POSTIGLIONE (Potenza, 28 febbraio 1977), Campione del Mondo nel 1999 nel Trofeo Renault Megane. Nel 2003 vince la ‘Sei ore di Vallelunga’ alla guida di una BMW M3, Nel 2007 con la Ferrari Challenge diventa Campione italiano e del Mondo, Nel 2012 vince la Carrera Cup, Campione italiano Gran Turismo nel 2013 e tanti altri premi prestigiosi. Ad oggi vanta ben 230 podi di cui 119 vittorie, 58 secondi posti e 53 terzi posti). Questo è il quadro dei  più importanti atleti espressi da Potenza. Crediamo che sia un elenco abbastanza nutrito in quantità e in qualità per una città del Sud Italia di circa settantamila abitanti, una città che può vantare rispettabilissime tradizioni sportive e diversi campioni mondiali ed europei. 

Potentia Review

NOTA – Articolo dedicato alla memoria di Donato Sabia (Potenza, 11 settembre 1963 – Potenza, 8 aprile 2020), che ha dato grande onore e lustro alla sua e nostra città.  

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