Senti improvvisamente un cattivo odore che gli altri non percepiscono? Attenzione a questo segnale

Nel momento in cui avverti improvvisamente un cattivo odore che nessuno intorno a te percepisce, potresti trovarti di fronte a un fenomeno conosciuto con il termine medico di fantosmia. Questo disturbo consiste nella percezione soggettiva di odori inesistenti nell’ambiente circostante e si distingue dalla semplice sensibilità olfattiva o dalla presenza reale di un odore sgradevole. La fantosmia può manifestarsi con essenze varie, ma è frequente che si tratti di odori intensi e spiacevoli, come bruciato, marcio o chimico, provocando un notevole disagio nella vita quotidiana.

Origini neurologiche e cause comuni

La fantosmia è classificata tra le allucinazioni olfattive e può essere associata a diverse condizioni cliniche. Le sue cause principali si dividono in organiche e funzionali. Tra le origini organiche, le più ricorrenti comprendono infezioni delle alte vie respiratorie come raffreddore e sinusite, che possono causare danni temporanei o permanenti ai recettori olfattivi presenti nella mucosa nasale. Questo tipo di danno può provocare una cattiva interpretazione dei segnali odorosi da parte del cervello, generando la sensazione di odori inesistenti.

Condizioni più gravi, ma meno frequenti, che possono essere alla base della fantosmia includono traumi cranici, tumori cerebrali (specialmente se localizzati nella corteccia olfattiva), malattie psichiatriche come la schizofrenia e alcune forme di epilessia. Anche dopo una pregressa infezione da COVID-19, molti pazienti hanno riferito alterazioni dell’olfatto, tra cui la percezione di cattivi odori in assenza di una reale causa ambientale.

Altre cause coinvolgono disfunzioni metaboliche (ad esempio, il morbo di Addison e l’ipertiroidismo), squilibri ormonali (come la menopausa) e raramente disturbi psicosomatici. In queste situazioni, particolari stati emotivi e stress possono indurre alterazioni nella percezione sensoriale, generando sintomi come la fantosmia.

Sensibilità olfattiva e disturbi correlati

Oltre alla fantosmia, esistono altri disturbi olfattivi che possono causare esperienza soggettiva di cattivi odori. L’iperosmia rappresenta un’alterazione della sensibilità olfattiva, in cui l’individuo diventa eccessivamente sensibile agli stimoli odorosi, percependo odori che agli altri risultano poco intensi o addirittura impercettibili. Questo disturbo si manifesta spesso con sintomi associati come nausea, cefalea, sudorazione fredda e talvolta tachicardia.

Mentre nella fantosmia l’odore percepito è del tutto assente nell’ambiente, nell’iperosmia il soggetto rileva odori reali ma a un livello di intensità superiore alla norma. In casi rari, l’iperosmia può essere legata a disturbi psichiatrici, a squilibri chimici o ormonali, oppure può manifestarsi durante particolari fasi biologiche come la gravidanza.

Un altro disturbo simile, ma con caratteristiche distinte, è la parosmia, in cui gli odori reali vengono riconosciuti in modo errato, portando spesso ad associare un odore familiare a una sensazione sgradevole.

La percezione “erronea” e le implicazioni sociali

Sperimentare la sensazione di un cattivo odore che altri non percepiscono può avere ripercussioni non solo fisiche, ma anche psicologiche e sociali. Chi ne soffre può sentirsi isolato, incompleto o persino temere per la propria salute mentale. In molti casi, la tendenza all’auto-emarginazione o al disagio sociale nasce dalla difficoltà a spiegare agli altri un sintomo così soggettivo e poco visibile.

Non bisogna però trascurare che, in una percentuale significativa dei casi, la percezione di odori sgradevoli può essere solo temporanea e destinata a risolversi spontaneamente, soprattutto se correlata a malattie banali come il raffreddore o infezioni del tratto respiratorio superiore. Tuttavia, è fondamentale non sottovalutare il sintomo, soprattutto se persistente o associato ad altri segni quali cefalea intensa, alterazioni della vista, debolezza o cambiamenti nel comportamento.

Il fatto che il disturbo possa avere origini neurologiche o metaboliche rende indispensabile procedere a una valutazione clinica accurata, soprattutto se la sensazione di cattivo odore insorge improvvisamente e senza alcuna causa apparente.

Quando è necessario consultare il medico e possibili trattamenti

La comparsa improvvisa e inspiegata di un cattivo odore dovrebbe spingere a consultare il proprio medico o uno specialista, come l’otorinolaringoiatra o il neurologo, soprattutto se il fenomeno persiste per più di qualche giorno o si accompagna a sintomi preoccupanti. La diagnosi dei disturbi olfattivi prevede una raccolta dettagliata dell’anamnesi, l’esclusione di cause locali (come polipi, sinusiti, deviazione del setto nasale), e in alcuni casi l’esecuzione di esami come risonanza magnetica e test olfattivi specifici.

Solo raramente questi fenomeni sono segno di una patologia grave; nella maggior parte dei casi, soprattutto se correlati a infezioni recenti, tendono a scomparire spontaneamente in pochi mesi, fino a un massimo di due anni. Per favorire il recupero dell’olfatto esistono approcci terapeutici che includono terapie cortisoniche nasali, integratori vitaminici (vitamine A e B) e il cosiddetto training olfattivo: annusare regolarmente aromi distinti come limone, rosa, eucalipto e citronella per stimolare la riabilitazione delle vie olfattive.

In assenza di patologie organiche, gli specialisti possono suggerire il supporto psicologico per gestire ansia e frustrazione legate ai sintomi. È importante ricordare che l’autodiagnosi o l’automedicazione non sono consigliabili: solo una valutazione professionale può orientare verso le cure più efficaci e permettere di escludere complicazioni più serie.

Infine, sulla base della sintomatologia correlata e dei fattori di rischio, lo specialista potrà proporre ulteriori indagini, come analisi del sangue per escludere disordini metabolici o neurologici, valutazioni psichiatriche, oppure, se necessario, procedere con accertamenti strumentali mirati.

Se ti capita di sentire improvvisamente un cattivo odore che nessun altro percepisce, non ignorare il segnale: intervenire precocemente può essere utile per individuare e risolvere efficacemente la causa di fondo, preservando benessere fisico e serenità psicologica.

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