BASILICATA: LA DIMENSIONE DELL’EQUILIBRIO

Ripubblichiamo un breve intervento di Arabella Salviati apparso nel volume ‘Basilicata, Note di viaggio’ (Congedo Editore, Galatina, 1998). La dottoressa Arabella Salviati, siciliana, era nel 1998 responsabile per la Sicilia della Associazione per la ricerca sul cancro.

 

Le mie visite in terra lucana, ospite della cara Rosa Pedìo Diamante, nel cuore di una affascinante Potenza antica, sono state purtroppo sempre di breve durata. Il tempo, però, è stato sufficiente per cogliere un’essenza di questa terra, che forse può sfuggire ad una analisi superficiale; in Basilicata vi è la rappresentazione dell’equilibrio. Per una misteriosa alchimia di posizione geografica che la vede incastonata fra le altre regioni con le quali sembra fondersi e confondersi negli ambienti naturali, nel clima, nel respiro, la Basilicata può essere compresa solo da una visita al suo interno, spesso sconsideratamente ignorato dai turisti; si scopre allora che fra i monti aspri e solitari, dove il tempo si è quasi fermato, esiste ancora una realtà naturale assolutamente incontaminata. Nessuna visione patinata per arricchire la miriade di depliant da illusionisti, nessuna promessa di posti incantati, ma la vera realtà di una regione ancora sana, dove i castelli ed i borghi medioevali non stridono con l’ambiente circostante ma sono di esso una parte integrante.

Barisano e Caveoso, i due Sassi di Matera, sono senz’altro di grande impatto, tale da determinare un interesse turistico propizio ma limitativo; le chiese rupestri del Materano meriterebbero, ad esempio, la stessa attenzione, al fine di comprendere a fondo il periodo artistico lucano. L’Abbazia della Trinità di Venosa rappresenta certamente un momento di riflessione riguardo al grande quesito che interessa il futuro di tutto il nostro Paese e cioè come intendiamo trattare la nostra più importante risorsa nazionale; l’arte. L’Abbazia della Trinità è un gioiello che rappresenta un punto di riferimento essenziale fra i monumenti dell’Italia meridionale. E’ questo ciò che intendo per equilibrio in Lucania; la possibilità di lasciare inalterato un paesaggio la cui struggente atmosfera garantisce la verità di mille tesori artistici che in essa si trovano. Dopo aver girato in largo ed in largo quasi tutto il mondo desidero e cerco la verità delle cose e la terra lucana e soprattutto i lucani mi hanno sempre suscitato sensazioni e sentimenti veri. Nel corso della Storia questa gente ha dimostrato fierezza e coraggio. La rivolta ghibellina del 1268 che vide la ricca borghesia di Potenza, Melfi e Venosa schierata contro gli Angioini, la rivolta potentina che con Matteo Cristiano coinvolse tutta la Basilicata a metà del 1600, la partecipazione della sua gente nel 1799 a difesa della Repubblica Napoletana ed ai moti risorgimentali che videro Potenza, prima fra le città del Continente, ad insorgere contro i Borboni ed a proclamare l’Unità d’Italia, ben rappresentano il carattere vero, profondo ed equilibrato del popolo lucano, avvezzo alla sofferenza, che non lo ha mai schiacciato o vinto ma che lo ha reso forte e determinato. Nasce forse da questi connotati la grande generosità e lo spirito di abnegazione che i lucani possiedono. Torno volentieri in Basilicata per il calore dell’amicizia e per la serenità dell’atmosfera che si respira.

ARABELLA SALVIATI

 

Nella foto; l’interno di un palazzo in Via Pretoria (Potenza)

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