PIACENZA SCOPRE SAN GERARDO

Strana e curiosissima situazione quella del Santo Patrono di Potenza. Dopo ben 900 anni, la città (del nord) che gli dette i natali, la città da cui proveniva la sua nobile famiglia dei Della Porta, Piacenza, si accorge di lui e lo riscopre. Per essere più precisi; lo scopre per la prima volta. A dire il vero, in passato ci fu già qualche tentativo in tal senso da parte piacentina. Piacenza cercò un legame storico-artistico con Potenza nel 1952 per mano dell’archivista Giulio Dosi e dopo un breve scambio epistolare fra i due comuni quello sforzo non ebbe purtroppo esito concreto. Ci sono vari indizi di questa, seppur incredibilmente tardiva (900 anni), riscoperta piacentina del nostro Santo Patrono e Protettore. Per esempio, il sito piacentino ‘Templari di San Bernardo’ celebrando con entusiasmo questa scoperta definisce Gerardo Della Porta, ‘il gregoriano’, e lamenta il fatto che sia stato dimenticato dalla sua città d’origine. Quindi, esorta i piacentini alla riscoperta devozionale. Il sito cattolico piacentino si spinge anche oltre, proclamando il nostro Santo, e ribadiamo nostro,  al pari di un altro Santo nato a Piacenza (ma più tardi, nel 1290); San Corrado Confalonieri. Però, neppure San Corrado è il Patrono di Piacenza, che, invece, è Sant’Antonino. Se i piacentini stanno scoprendo, non riscoprendo, solo da pochissimi anni San Gerardo, a noi potentini, che lo veneriamo da 900 anni (e lo veneriamo tutti; cattolici ed atei senza distinzioni), questa voglia di scoperta dei piacentini, ci inorgoglisce, ci stupisce, ci incuriosisce e un pochino ci ingelosisce anche. Ma se San Gerardo per i piacentini è una scoperta assoluta, per noi potentini chi è San Gerardo? Tutti i potentini, sin dai primi anni di vita, lo ritengono un mito religioso, un grandissimo simbolo identitario, il padre da secoli e secoli di tutto il popolo potentino. Una icona sacra, una presenza metafisica. Se solo per un attimo consideriamo però San Gerardo anche come una figura storica (cosa difficile per noi), al di là dei suoi otto anni di vita e di guida pastorale a Potenza (dove ogni suo anno per noi ne vale cento), cosa sappiamo veramente del nostro venerato Patrono, del simbolo principale della stessa identità potentina? E, soprattutto; cosa sappiamo della figura storica di San Gerardo o di Gerardo Della Porta prima del suo arrivo a Potenza e dei motivi del suo arrivo a Potenza? Confessiamolo pure; ben poco. Ancora oggi. E, quindi, se, da un lato, siamo contenti di accompagnare nella loro scoperta del Santo, del nostro Santo, i figli della bella e nobile città di Piacenza, città più lombarda che emiliana, forse sarà anche il caso di approfittare di loro per ottenere informazioni e notizie del personaggio storico prima del suo arrivo a Potenza. Il sito piacentino dei ‘Templari di San Bernardo’ ci fornisce, in effetti, qualche notizia interessante che non sapevamo neanche noi. Per esempio, Umberto Battini scrive che “il Medioevo piacentino, quello più prossimo al Concilio di Piacenza delle Crociate, svela un illustre concittadino ricordato come literis ad plene imbutus (maestro versato nelle lettere) ex illustri genti de Porta e come gli storici Ughelli e Campi scrivono Gerardus placentinus illustri loco natus. Parliamo – continua Battini – di San Gerardo vescovo piacentino, Patrono di Potenza da ben 891 anni (nel frattempo sono diventati 897) … in città rimangono segni della famiglia di discendenza e delle sue ramificazioni. La Casata dei Della Porta la ritroviamo a Piacenza investita della carica di Console cittadino: per una ragionata cronologia che possa essere di coronamento agli studi potentini si ricordino i documenti e le pergamene che abbiamo rintracciato a Piacenza e dai quali estraiamo preziose notizie”. I piacentini sulla scia anche delle ricerche del potentino Don Gerardo Messina sanno che “certamente, già dal XI secolo in Potenza era presente una famiglia o colonia piacentina dei Della Porta… che sin da allora un altro vescovo piacentino Guglielmo Della Porta era in Potenza ed anche il Vescovo di Melfi era di Piacenza. “Il Casato dei Della Porta proprio per i suoi trascorsi legami con la Terra di Puglia, cui Potenza era compresa nel Ducato, mutò il nome in Porta-Puglia. Lo stesso stemma araldico della famiglia è lo stesso sia a Potenza che a Piacenza. Probabilmente San Gerardo era giunto a Potenza già sacerdote sulla spinta della Riforma gregoriana che aveva coltivato nel Piacentino nelle aspirazioni spirituali. Potenza è centro di raccolta dei Crociati così come Piacenza vede Papa Urbano II riunirvi il Concilio del 1095 che porterà proprio alla indizione della Prima Crociata. A Piacenza in questo tempo nel Monastero di san Sisto vi erano delle suore scandalose che il Papa sostituisce con i monaci benedettini chiamati da Clearmont e da Mantova”. Successivamente all’articolo di Battini, pubblicato nel 2010 sul quotidiano di Piacenza, ‘La Libertà’, la scoperta da parte dei piacentini entrò ancor più nel vivo con la visita ufficiale a Potenza del sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, il 29 maggio 2011. Il sito internet di informazione ‘Piacenza Sera’ riporta le impressioni del Sindaco di Piacenza Reggi durante i festeggiamenti in onore di San Gerardo di cinque anni fa: “Questi due giorni mi hanno piacevolmente sorpreso. Non immaginavo quanto fosse grande l’amore della comunità locale, ed in particolare dei suoi giovani, per il santo che ha origini piacentine: tutto questo ci rende orgogliosi e ci spinge a pensare un percorso fra le due città che sono accomunate anche dalle importanti esperienze del periodo risorgimentale”. Potenza infatti è come Piacenza una delle 27 città italiane Medaglia d’oro al Risorgimento. Il sindaco di Piacenza insieme alla moglie partecipò quell’anno anche alla Storica Parata dei Turchi vestendosi in abiti del 1500. A questo punto vorremmo concludere con una domanda che rivolgiamo agli attuali amministratori comunali; che fine ha fatto il progetto di gemellaggio Potenza-Piacenza? Cosa è stato fatto in questi ultimi cinque anni e cosa intende fare l’attuale amministrazione per realizzare finalmente questo auspicatissimo gemellaggio?

 

(P.a.Q.)

 

Nella foto scattata nel 2011 l’allora Sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, in visita a Potenza in occasione dei festeggiamenti in onore di San Gerardo da Piacenza, Patrono e Protettore di Potenza.

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